Israel Museum Gala Dinner a Milano, 22 Marzo 2023

Il 22 Marzo 2023, nella maestosa cornice di Palazzo Visconti a Milano, si è svolta la Cena di Gala organizzata dagli Amici Italiani dell’Israel Museum in onore del Maestro Emilio Isgrò, per celebrare la donazione al Museo della sua opera “Cancellazione del decreto dell’Alhambra e coda imperiale” (di cui potete leggere qualche informazione su questo link).
Una serata ricca di momenti sorprendenti, tra cui l’intervento del Direttore dell’Israel Museum Denis Weil, presentato per la prima volta in Italia dal Presidente di Aimig, con un aggiornamento introduttivo sulle ultime attività e novità del Museo, che quest’anno compie 58 anni.
A seguire, la commemorazione ad Arturo Schwarz, Grande Gallerista, Collezionista e Personaggio dell’Arte, a cui AIMIG aveva dedicato l’ultimo Gala milanese del 2019 e di cui il Maestro Emilio Isgró ha onorato il ricordo con godibili rievocazioni, aneddoti e commenti affettuosi, per colui che è stato, tra le tante cose, anche il suo primo gallerista.
Altrettanto entusiasmante è stato il breve ma denso discorso del Prof. Marcello Fidanzio sullo stato delle ricerche che riguardano i Rotoli del Mar Morto ed alcune novità sul Rotolo di Isaia, temi che AIMIG non mancherà di approfondire durante il prossimo viaggio in Israele, con le visite al Santuario del Libro ed agli incredibili scavi di Qumran.
Un altro intervento degno di nota quello del Dott.  Alessio Assonitis, Direttore dell’Archivio Mediceo di Firenze, che ha annunciato “Il Ghetto che non c’è”. Un racconto vibrante sulle ricerche nell’enorme e poderoso Archivio dal quale sono state estratte una serie innumerevole di notizie sul grande Ghetto fiorentino del 1.500 che sarà oggetto di una mostra che si inaugurerà a Palazzo Pitti il prossimo 23 Ottobre.
Ha contribuito poi al fervore della serata un’asta benefica battuta da Christie’s e Sotheby’s – che qui sentitamente ringraziamo – di opere d’arte donate da numerosi artisti, molti dei quali presenti alla cena, alla quale hanno partecipato, divertendosi appassionati, collezionisti ed amanti del bello, per un totale di 130 persone.

 

Cliccando qui potete visionare il catalogo digitale della serata.

 

Di seguito si può scorrere la gallery fotografica dell’evento.

 

Fotografia di Emiliano Scatarzi

 

23 Aprile 2023

di Ilaria Myr

Il 22 di marzo si è tenuta la cena di gala degli Amici Italiani dell’Israel Museum (Aimig). Quale è il contributo dell’associazione al Museo?

Durante il bellissimo evento, tenutosi a Palazzo Visconti a Milano, abbiamo presentato l’opera donata al museo nell’ottobre dell’anno scorso da Emilio Isgrò, intitolata Cancellazione del decreto dell’Alhambra e coda imperiale, in cui l’artista siciliano affronta l’Inquisizione: fu infatti il decreto dell’Alhambra emanato il 31 marzo 1492 da Isabella di Castiglia e Ferdinando II d’Aragona a sancire l’espulsione delle comunità ebraiche dai regni spagnoli e dai loro possedimenti. Durante la serata abbiamo anche ricordato Arturo Schwarz, grande esperto di arte e grande donatore del museo.

 

Emilio Isgrò, Cancellazione del decreto dell’Alhambra e coda imperiale

Il contributo delle organizzazioni amiche del Museo di Gerusalemme – 16 in tutto il mondo – è molto importante. Il museo è stato creato negli anni ‘50 da Teddy Kollek su idea di Marc Chagall con l’obiettivo di creare uno Stato democratico anche attraverso l’istituzione di un museo, focalizzato all’epoca su cultura e oggetti ebraici. Ma nella sua intenzione si doveva portare il Museo anche fuori da Israele, altrimenti sarebbe stato difficile creare un Paese democratico. Quello che siamo oggi è ancora basato su questo principio e per questo è molto importante per noi avere molti Paesi amici nel mondo. Le associazioni amiche, inoltre, ci aiutano a portare il nostro patrimonio all’estero (ad esempio la mostra di Chagall che è stata qui l’anno scorso). Ovviamente, sono anche importanti per la raccolta fondi, dato il 50% delle nostre entrate viene dalla filantropia. E poi, è divertente! Siamo una grande famiglia internazionale, in un continuo dialogo e scambio di culture e punti di vista.

Quali progetti ha per il futuro?

Continueremo a sviluppare esposizioni tematiche, utili soprattutto per l’arte contemporanea. Ora, ad esempio, è in corso un’esposizione sul concetto di ‘Selvaggio’ di opere realizzate da artisti di punta.
Per quanto riguarda il digitale, stiamo attualmente realizzando dei teaser video per invogliare le persone a venire, in partnership con il centro culturale Beit Avi Chay: sul loro canale Youtube in occasione di ogni festa ebraica pubblichiamo un video di 3 minuti, utilizzando materiali del museo.
Siamo poi molto attivi sull’educazione, con progetti a cui partecipano 10.000 bambini ogni anno. Ma il nostro obiettivo è raggiungere di più le periferie: per fare ciò abbiamo avviato dei programmi di apprendimento per i responsabili di alcuni centri comunitari periferici che possano veicolare i nostri contenuti sul loro territorio.

Il suo sogno nel cassetto?

Vorrei aprire una nuova galleria sul Medio oriente in cui includere opere palestinesi. In giugno apriremo una mostra chiamata ‘Design’ in arabo, in cui metteremo in mostra le opere di cinque artisti arabi israeliani dei primi anni ’30, principalmente tessili e gioielli, da cui emergono due temi principali: ribellione, nei confronti delle norme ristrette della loro società, e resistenza, nei confronti della maggioranza ebraico-israeliana. Dobbiamo tornare a essere un luogo in cui tutti si sentono benvenuti, per essere davvero il museo di tutti.

La cena di gala di Aimig

Il 22 di marzo a a Palazzo Visconti a Milano si è tenuta la cena di gala dell’Aimig. Durante la serata il presidente Aimig Davide Blei e il direttore del Museo Denis Weil hanno portato un aggiornamento sul Museo, che quest’anno compie 58 anni e i suoi obiettivi. ospite d’onore della Serata era l’artista Emilio Isgró, donatore di un’opera creata apposta per il Museo, che ha commemorato Arturo Schwarz, socio onorario di Aimig, al quale era stata dedicata la Cena di Gala del 2019, l’ultima prima della pandemia. Un discorso, quello di Isgró, tutto imperniato su aneddoti relativi alla loro relazione di Artista e Gallerista/Collezionista con godibili rievocazioni e commenti.

Il prof. Marcello Fidanzio ha poi aggiornato i presenti sullo stato delle ricerche che riguardano i Rotoli del Mar Morto e alcune novità sul Rotolo di Isaia. Il dr. Alessio Assonitis, Direttore dell’Archivio Mediceo, invece,  ha annunciato una mostra che sarà inaugurata a Firenze dal 23 ottobre e intitolata “Il Ghetto che non c’è”: un racconto vibrante sulle ricerche nell’enorme e poderoso Archivio dal quale sono state estratte innumerevoli notizie sul grande Ghetto fiorentino del 1.500.
La serata è stata condita da un’asta benefica di opere d’arte donate da numerosi artisti – molti dei quali presenti alla cena – alla quale hanno partecipato appassionati, collezionisti e amanti del bello.

 

 

Vi consigliamo di guardare anche le novità dell’Israel Museum nel video che segue (saltate l’annuncio iniziale per procedere direttamente con la visione)